chiarismo (arte).

Chiarismo

La situazione milanese alla fine degli anni Venti si presenta complessa e tutta piena di Novecento nato in casa, anche se ormai in via di ampliamento. È Persico è l'uomo della rivolta, che spinge verso una apertura europea, contro le imperanti tesi di Ojetti, intransigente assertore che «l'arte in Italia ha da essere italiana». A convalida egli porta proprio alla galleria Bardi la mostra dei sei di Torino che, pur suscitando vivacissime polemiche nell'ambiente di Brera, è subito difesa da Carrà, Sironi e Casella. Il gruppo si oppone a Novecento e corrisponde alle simpatie di vari artisti milanesi che già covavano simili presupposti. Ed è proprio Persico a spingere verso una eliminazione dei chiaroscuri e dei residui di novecentismo, cosa che certo trova terreno piú che favorevole nel gruppo dei pittori che già da tempo perseguivano uno schiarimento della tavolozza, tanto che si potrà parlare di movimento «chiarista». Si tratta di Del Bon, Lilloni, De Rocchi, Spilimbergo, De Amicis e Alfieri. Persico esercita una grandissima influenza anche a Milano, proprio per quell'insistere su «un raccolto e severo europeismo, degno di essere assunto dalle nuove generazioni come il motivo piú originale del loro lavoro». I chiaristi a Milano riportano la pittura alla superficiee si oppongono via via al naturalismno e alla problematica del muralismo con un atteggiamento antiplastico che rifiuta ogni accademismo.

FONTE: ANNITRENTA



PRINCIPALI ESPONENTI




Valutiamo gratuitamente quadri e sculture di artisti aderiti al movimento chiarista.

Contattaci per scoprire il valore della tua opera d'arte


Collegamenti esterni

Gruppi e Correnti

Futurismo

Realismo Magico

Novecento

Scultura italiana del primo novecento

Scuola Romana