Paolo Troubetzkoy
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Biografia breve di Paolo Troubetzkoy
Paolo Troubetzkoy (Intra 1866 - Pallanza 1938) è stato uno scultore del XIX secolo. Figlio di un ufficiale russo, di famiglia principesca, e della cantante lirica americana Ada Winans, fin da giovanissimo viene a contatto con artisti e intellettuali, nel la casa paterna, Villa Ada, meta di personaggi come Grandi, Ranzoni, Cremona. Mandato in Russia dal padre per intraprendere la carriera militare, Paolo torna invece in Italia e va a vivere a Milano, dove lavora negli studi di Francesco Barzaghi ed Ernesto Bazzaro, cominciando a scolpire. Nel 1896 si reca in Russia per restarvi alcuni anni, tornando periodicamente in Italia; nel 1898 a Mosca lo Zar lo nomina professore di scultura all'Accademia di Belle Artie l'anno seguente l'artista esegue a Pietroburgo il monumento equestre di Alessandro II. Esordisce esponendo nel 1900 nel padiglione russo dell'Esposizione Universale di Parigi; tre sue sculture sono subito acquistate dal Museo del Lussemburgo. Dopo alcuni soggiorni a Parigi e negli Stati Uniti, nel 1912 costruisce la Cà Bianca, a Suna, dove si stabilisce nel 1932. Nel frattempo continua a lavorare e viaggiare instancabilmente: nel 1913 espone alla Secessione di Roma; tra il 1925 e il 1935 soggiorna frequentemente a Milano, dove esegue un bronzo e alcuni disegni aventi per soggetto la cognata Amalia e il nipote Giulio. La sua fama di ritrattista si estende sempre più ,esegue i ritratti di Tolstoj e di Segantini, ma è molto conosciuto anche come "animalista". Tuttavia non ha molta fortuna nei Concorsi per i monumenti equestri banditi in Italia. Scultore raffinato ed elegante della grande borghesia lombarda e dell'aristocrazia europea, modella figurine di dame, cavalli ed agili levrieri, tutto fusi nel bronzo. Dopo la sua morte, avvenuta a Suna nel 1938, i suoi gessi vengono donati nel 1939 dalla famiglia al Museo di Pallanza.
FONTE: La scultura italiana del primo novecento
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