Antonietta Raphael (1895 - 1975)

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Antonietta Raphael (1895 - 1975) è stata un'artista del XX secolo. Alla morte del padre, la famiglia si trasferisce a Londra, dove Antonietta studia musica ed inizia a coltivare il disegno. Dopo un breve soggiorno a Parigi, nel 1924 è a Roma e si iscrive ai corsi dell'Accademia di Belle Arti. Subito conosce Mario Mafai che sposa nel 1935, e nasce il sodalizio "di via Cavour", così battezzato da Roberto Longhi, che consiste in una piccola Koiné artistica composta da Mafai, Scipione, Raphaële Mazzacurati. Nel 1929 Antonietta esordisce in campo espositivo in tre collettive, poi deve aspettare fino al 1936 per confrontarsi di nuovo con il pubblico e la critica, in questo intervallo di tempo trascorre quattro anni a Parigi e comincia a pensare alla scultura. Alla fine del 1933 torna a Roma lavora intensamente nello studio di Colla, a Castro Pretorio; le prime sculture sono esposte alla VI Mostra del Sindacato del Lazio. A questa stessa rassegna l'artista presenta due anni dopo ancora due opere di scultura, Bambina dormiente e Adolescente. Nel 1935 tutta la famiglia si sposta a Genova, nel tentativo di sfuggire alle persecuzioni razziali: l'attività artistica di Antonietta subisce una sosta forzatata costretta ad occuparsi delle tre figlie mentre Mafai è sotto le armi. Nel 1946 espone qualche scultura a mo- stre collettive ma la sua produzione in questi anni è molto ricca, come testimonia un articolo di Umberto Silva su «L'Unità» sempre nel '46, dopo aver visitato il suo studio. La prima mostra di scultura di Antonietta Raphaël ha luogo a Milano, nel 1947, presso la Galleria di Barbaroux. Negli anni seguenti partecipa alla Qua- driennale romana, alle Biennali di Venezia e ad altre collettive, aggiudicandosi anche alcuni premi. Finalmente, grazie a due personali tenutesi a Roma e a Milano nel 1955, la stampa si occupa con interesse del suo lavoro; l'attività espositiva si intensifica, e l'artista si confronta anche con la grafica a partire dagli anni 70. Nel 1921 tiene una vasta personale di pittura e scultura alla Galleria Marghelli di Firenze, mnentre l'anno successivo si inaugura la prima importante antologica di scultura, alla Galleria Narciso di Torino. La seconda ha luogo nel 1985, dieci anni dopo la sua morte, a Milano, nel Padiglione d'Arte Contemporanea, a cura di F. D'Amico. Recentemente sue opere hanno fatto parte della rassegna Il corpo in corpo tenutasi a Spoleto nel 1990, mentre nel 1991 è stata allestita a Modena una sua grande retrospettiva.

FONTE: Scultura italiana del primo Novecento

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