Pietro Magni (1816 - 1877)

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Nato il 21 ottobre 1817, ha iniziato il suo percorso formativo presso l'Accademia di Brera, sotto la guida di Abbondio Sangiorgio, per poi perfezionarsi a Roma. Fedele alle teorie di Bartolini, Magni si è distinto per la sua prolificità artistica. Dal 1860 fino alla sua morte, ha assunto la prestigiosa cattedra di scultura all'Accademia di Brera. Le sue opere hanno conquistato grande fama nelle esposizioni d'arte. Nel 1851, la statua di "Davide" ha affascinato il pubblico a Brera e ha successivamente partecipato alla grande esposizione universale di Parigi nel 1855. Ha presentato il gesso di "Socrate" all'Esposizione di Brera del 1853, e successivamente ha esposto statue di Socrate a Parigi nel 1855, a Brera nel 1856, a Parigi nel 1867 e a Monaco nel 1869. La sua celebre opera "La leggitrice" è stata esposta a Brera nel 1856, a Dublino e a Oporto nel 1865 e a Parigi nel 1867. Tra le sue realizzazioni più grandiose vi è la fontana in marmo che raffigura la "Ninfa aurisina", simbolo del nuovo acquedotto della Nabresina a Trieste. Magni ha anche contribuito al Museo Revoltella di Trieste con statue allegoriche come "La Danza", "L'Armonia", "Il Canto" e "La Commedia", oltre al gruppo marmoreo rappresentante "Il taglio dell'istmo di Suez". Nel 1872, ha eretto il monumento a Leonardo da Vinci nella piazza della Scala a Milano, caratterizzato dalla maestosità della figura e, in particolare, del volto dell'illustre artista. Ha anche realizzato statue per la Fabbrica del Duomo di Milano, come Sant'Eligio, San Giustino, San Giovanni della Croce, Sant'Alfonso dei Liguori e San Vincenzo Ferreri.

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