Pietro Canonica

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Pietro Canonica (Torino 1869 - Roma 1959) è stato uno scultore italiano del XIX secolo. Fin da piccolo dimnostra particolare attitudine per la musica, ma è la scultura ad affascinarlo maggiormente, e appena undicenne si iscrive all'Accademia Albertina, dove frequenta i corsi di Enrico Gamba per il disegno e di Odoardo Tabacchi per la scultura. Esordisce esponendo nel 1886 alla XLV mostra della Società Promotrice di Belle Arti e l'anno seguente ottiene la sua prima commissione: quattro statue in gesso per la Chiesa di San Lorenzo e Maria Addolorataa Villanova, vicino a Mondovì. Nel 1893 la menzione d'onore al Salon di Parigi e l'acquisto ci una sua opera da parte di Goupil sanciscono la definitiva affermazione dell'artista, che pur continuando a vivere e a lavorare a Torino, appare proiettato verso una dimensione internazionale. In occasione della sua partecipazione alla Biennale di Venezia del 1895 si sottolinea il duplice aspetto della sua ricerca: "moderna'" nella trattazione degli elementi psicologici e "classica" nell'esecuzione raffinata. Espone con costanza alla Triennale di Torino e alla Biennale di Venezia e con il 1900 si apre un periodo di viaggi e mostre all'estero (Parigi 1900, Londra 1903, Dresda 1904, Monaco 1905). Contemporaneamente esegue ritratti di famosi personaggi dell'epoca, anche facenti parte del'aristocrazia, monumenti funerari ed opere a carattere religioso. Esegue una delle statue per il Monumento a Vittorio Emanuele II e nel 1910 ottiene la cattedra di scultura all'Accademia di Venezia. Nel 1911 tiene un'importante personale a Pietroburgo, visitata anche dallo zar Nicola II, per il quale Canonica aveva eseguito in precedenza i ritratti di famiglia. La pausa della guerra consente all'artista di dedicarsi alla musica e l'interesse per essa continuerà anche negli anni seguenti, sfociando nella composizione di alcune opere liriche. Dagli anni Venti Canonica si impegna soprattutto nella realizzazione di monumenti celebrativi: Monumento a Benedetto XV in San Pietro (1928); la statua equestre a Simnon Bolivar (1933); le Porte per l'Abbazia di Montecassino (1951) e il Monumento a Vittorio Emanuele Orlando (1953). L'artista si spegne a Roma nel 1959. A Stresa, nel Palazzo dei Congressi, vi è una sala dedicata allo scultore, comprendente una serie di opere donate nel 1958, la quale è organicamente collegata con il Museo Canonica di Roma.

FONTE: Scultura italiana del primo Novecento

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