Andrea Appiani (1754 - 1817)

Andrea Appiani: Valutazione, prezzo di mercato, valore e acquisto quadri.

Valutazione gratuita ed immediata dei quadri di Andrea Appiani

Vuoi ricevere una stima gratuita e senza impegno, in massimo 24 ore, delle opere di Andrea Appiani ? Inviaci delle foto nitide del dipinto, della firma e le dimensioni.
Scopri come ottenere una valutazione



Acquistiamo e vendiamo quadri di Andrea Appiani (Milano 1754 - 1817)

Siamo interessati all' acquisto di opere di Andrea Appiani da privati.
Inviaci delle foto nitide del dipinto, della firma e le dimensioni.
Tutte le trattative sono riservate e garantiamo la massima privacy.
Scopri come vendere la tua opera

Inviaci delle foto nitide del dipinto, della firma e le dimensioni
La quotazione sarà effettuata da un esperto, entro massimo 24 ore.

CONTATTACI SUBITO

Di seguito il MODULO DI CONTATTO





Le foto devono essere in formato png o jpeg.

Biografia breve di Andrea Appiani

Andrea Appiani (Milano 1754 - 1817) è stato un pittore del XVIII secolo. Nato a Milano il 23 maggio 1754 da una famiglia oriunda di Bosisio; morto in Milano, dopo tre anni di infermità, l'8 novembre 1817. Per essere il maggiore ed il più tipico dei pittori italiani del periodo neoclassico, il suo nome è usato per indicare tale periodo. E gloria soprattutto milanese per l'ambiente dove si svolse; ma è gloria nazionale anche perchè il suo nome è legato ad un fecondo momento di risveglio e di speranze della storia d'Italia. Egli fu infatti il geniale esaltatore del Regno italico fondato da Napoleone. I contemporanei lo chiamarono «il pittore delle grazie. Riprese l'arte della pittura a fresco, già vanto della Lombardia. Più che ai suoi mediocri maestri, De Giorgi e Giudici, egli deve la sua capacità esecutiva all'esempio e alla tecnica di Knoller e di Traballesi. La sua ispirazione viene dal Correggio a Parma e da Raffaello a Roma e l'eleganza dello stile ed il gusto del colorito - pur senza rappresentare una audace e novatrice originalità lo isolano fra i suoi contemporanei infetti di statuaria teatralità e di classica freddezza. Egli segna una felice ripresa della chiara serenità dell'antica scuola lombarda che le influenze secentesche della scuola spagnuola e della bolognese avevano oscurata. La più parte delle sue opere è chiusa nella vecchia cerchia della sua città, eppure nella sua città egli è più famoso (di una fama tradizionale e popolare) che davvero conosciuto. Arricchi di affreschi la chiesa di Santa Maria presso San Celso, la Villa Reale e il Palazzo Reale di Milano e la Villa Reale di Monza (i cartoni di alcune di queste maggiori decorazioni rappresentano già un convincente documento d'Arte, particolarmente interessante; e sono conservati nella Galleria d'Arte Moderna di Milano); fu in Milano abbracciato e baciato da Napoleone e a Parigi invidiato dal David. Al suo funerale, nella chiesa della Passione, in una solenne orazione, il Berchet salutava « la gloria del suo nome », che non valse però a conservare le ossa andate disperse, come quelle di altri illustri milanesi, nel cimitero di San Gregorio. I dipinti a fresco e ad olio dell'Appiani, perchè condotti con una magistrale sicurezza e probità di tecnica, godono di una rara conservazione. Non pochi ritratti del generale Bonaparte, di Napoleone imperatore e re, della sua famiglia, e quadri di soggetto, andarono dispersi o distrutti al ritorno degli austriaci. Della sua copiosa produzione, sono da menzionare: Apollo con le Muse sul Parnaso; Napoleone che getta un ponte sul Danubio; Le natività di Gesù; Episodio di storia romana; Incontro di Giacobbe con Rachele; L'incoronazione di Give, alla Galleria d'Arte Moderna di Milano; Toletta di Giunone. nella Galleria Tosio di Brescia; Madonna con Bambino; Ercole che consegna Dejanira al Centauro Nesso; - l'Autoritratto e Il ritratto di Ugo Foscolo nella Regia Pinacoteca di Brera a Milano; ritratto della Marchesa Porro Lambertenghi Serbelloni; ritratto del Nob. Stefano Mainoni; ritratto di Giambattista Bodoni; ritratto della cantante Grassini; quello della Contessa Margherita Grimaldi Prati nella Pinacoteca Comunale di Treviso e il ritratto di Marianna Waldstein di Santa Cruz a Roma all'Accademia di San Luca; ritratto del musicista Bonifacio Ascoli; ritratto di Mons. Bonsigmori Vescovo di Faenza; Baccante; Gli Dei dell'Olimpo; Ercole e Venere; Booz e Ruth.

FONTE: A.M. COMANDUCCI

Andrea Appiani Quotazioni

Contattaci per scoprire gratuitamente il valore della tua opera d'arte.

Collegamenti

Pittori italiani dell'Ottocento

Pittori con la lettera A

Tutti gli artisti

Gruppi e Correnti

Wikipedia

CONTATTI

Whatsapp: (+39) 3933795727 / (+39) 3355364897

Mobile: (+39) 3933795727 / (+39) 3355364897

Fisso:(+39) 066871425

Email: info@valutarte.it

Pittori dell'ottocento di nostro maggior interesse:

whatsapp